Il 2018, l’Anno europeo del patrimonio culturale

di Elisabetta Scungio e Chiara Fuiano, Servizio I del Segretariato Generale MiBAC

La Decisione (UE) 2017/864 del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea, del 17 maggio 2017, ha individuato il 2018 quale “Anno europeo del patrimonio culturale”. Finalità primarie di tale decisione sono incoraggiare la condivisione e la valorizzazione del patrimonio culturale dell’Europa quale risorsa condivisa, sensibilizzare alla storia e ai valori comuni e rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.

Obiettivo dell’Anno europeo è suscitare e sostenere l’impegno dell’unione degli stati membri e delle autorità regionali e locali, in cooperazione con il settore del patrimonio culturale e con la società civile in senso lato, per proteggere, salvaguardare, riutilizzare, rafforzare, valorizzare e promuovere il patrimonio culturale dell’Europa.
Per organizzare tale azione, è stata stanziata una somma di 8 milioni di euro al fine di cofinanziare e promuovere le attività. Il coordinamento dell’Anno europeo è in capo alla Commissione Europea che convoca, tramite riunioni periodiche, i coordinatori nazionali – responsabili a livello degli stati membri – e gli stakeholders nel settore del patrimonio culturale.

Le attività ritenute pertinenti all’Anno europeo del patrimonio culturale – rese riconoscibili tramite il logo ideato appositamente in 6 colori e 32 lingue (24 degli Stati membri dell’UE e 8 dei Paesi associati) – sono le iniziative intese a promuovere il dibattito, a sensibilizzare all’importanza e al valore del patrimonio culturale, a facilitare il coinvolgimento di cittadini e di portatori di interessi; le campagne di informazione/istruzione e le esposizioni volte a trasmettere i valori della diversità e del dialogo interculturale, nonché a stimolare il pubblico alla protezione e alla gestione del patrimonio culturale; le esperienze e le buone pratiche condivise da parte di amministrazioni nazionali, regionali e locali; gli studi e le attività di ricerca e innovazione; la promozione di reti e progetti collegati all’Anno europeo, anche attraverso i media e le reti sociali. (ES)

In Italia l’Anno europeo del patrimonio culturale è stato lanciato dal Ministro Franceschini il 20 novembre dello scorso anno, ed inaugurato ufficialmente a Milano il 7-8 dicembre 2017 in occasione dello European Culture Forum. Attualmente sono 1270 le iniziative che fanno parte dell’Agenda italiana a fronte delle oltre 1700 richieste di logo ricevute.
A livello nazionale, la manifestazione ha riscosso grande successo: maggiore partecipazione si è avuta al nord (539 iniziative) con in testa Lombardia ed Emilia Romagna, mentre il Lazio è la regione più rappresentata con 180 eventi. Il sud e la Sicilia seguono con 315 eventi con maggiori attestazioni in Campania e Puglia. La maggior parte dei progetti hanno privilegiato come tematica la valorizzazione del territorio attraverso l’economia e la coesione sociale. Numerose iniziative sono state dedicate allo spettacolo e al teatro, alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e alla tutela del paesaggio.

Il Governo italiano ha previsto lo stanziamento di 1 milione di euro (Legge di bilancio per il 2018 n. 205/2017) con l’istituzione del Fondo per il Programma di attività in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 (D.M. n. 123 del 28 febbraio 2018). I criteri di accesso per l’assegnazione del Fondo sono stati stabiliti con Decreto del Segretario generale MiBACT n. 128 del 24 aprile 2018, recante il Bando al quale hanno aderito quasi 500 soggetti.

L’ampia partecipazione del territorio all’Anno europeo ha dimostrato come il riconoscimento europeo sia sentito come un importante valore aggiunto alle iniziative culturali e come il patrimonio culturale possa divenire veicolo per il raggiungimento di una coscienza civica e di uno spazio comune europei. (CF)