Il museo nei mondi virtuali: TeensLab per sperimentazioni di co-creazione

di Maria Teresa Dal Bò, Gallerie dell’Accademia di Venezia –

TeensLab[1] è una sperimentazione in corso alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, nata come tentativo di fruizione rinnovata delle opere attraverso la progettazione di occasioni di partecipazione culturale. L’esperienza TeensLab si colloca all’interno del progetto più ampio DA COSA NASCE STORIA, dedicato alle opportunità di trasformazione digitale sia per quanto riguarda la creazione dei contenuti, scientifici e creativi, sia per quello che rappresenta la vita online del museo connessa con la sua dimensione fisica. Le opere oggetto della sperimentazione sono i teleri del Ciclo di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio.

L’interrogativo di partenza di TeensLab è diretto a comprendere come i giovani adulti possano diventare protagonisti nel costruirsi le proprie opportunità culturali attraverso il museo, iniziando un dialogo e uno scambio reciproco. Tra le finalità più importanti, TeensLab propone la creatività come connettore, generatore di espressione, esplorazione di passioni. Lo strumento tecnologico scelto per tale avventura è stata la piattaforma virtuale Mozilla Hubs.

Nella convinzione che per capire come fare, occorre fare, si è ritenuto determinante il valore del prototipo, inteso come il mezzo concettuale per comprendere e affinare le relazioni tra persone, museo e opere e le relative necessità. La progettazione di prototipi permette di adottare, inoltre, il work in progress come modus operandi per l’innovazione, mantenendo lo sguardo sui processi in divenire più che sui risultati definitivi, al fine di generare una riflessione condivisa e aperta.

Nel mondo virtuale, l’opera è stata presentata per frammenti isolati che solo in un secondo momento si sono ricomposti nell’opera intera, mettendo in atto una correlazione tra i modi della pittura e quelli digitali di espressione per immagini. L’Hub, infine, è stato il luogo ideale per concentrarci sul dispositivo teatrale dell’artista adottato all’interno dei teleri e che può essere riproposto nell’ambiente immersivo, con modalità differenti, per coinvolgere e interagire tra i protagonisti.

L’esperimento TeensLab porta a considerare l’intervento del museo nella fase iniziale e conclusiva, mentre nel mezzo, nel momento più genuino dell’azione creativa, tale luogo d’incontro va lasciato ai giovani perché possano agire da soli. Mentre il museo si fa da parte, i frammenti delle opere sono la sua presenza viva, come ponti con il passato dipinto e tracce per un dialogo aperto.

La sperimentazione ha, inoltre, portato alla luce la necessità di migliorare le possibilità creative all’interno degli Hubs, senza dimenticare che la creatività ha bisogno di tempo e va stimolata, supportata, guidata nella sua espressione. Se il museo, dunque, è un costruttore di comunità, diventa fondamentale riuscire a coinvolgere sviluppatori, artisti, architetti, designer, progettisti culturali, ognuno con una parte da compiere per co-creare nuove opportunità per la cultura.

 

[1] Per approfondimenti: https://www.gallerieaccademia.it/teenslab-us-teens-primo-esperimento