Virtual Heritage: da strumenti per la ricerca alla comunicazione per il grande pubblico

Giovanni Bellavia, Regista VisIT Lab Cineca e Daniele De Luca, 3D Computer Graphics Supervisor-VisIT Lab CINECA

Cineca è un Consorzio Interuniversitario senza scopo di lucro, maggiore centro di calcolo in Italia, uno dei più importanti a livello mondiale. Tramite il VIS.I.T LAB (Visual Information Technology Laboratory), Cineca opera da anni nel settore della visualizzazione scientifica, per i Beni Culturali e per i Big Data,secondo una visione ecosistemica e favorendo la comprensione delle attività di ricerca, grazie alla sintesi per immagini.

VIS.I.T LAB privilegia la creazione di framework open source con un approccio cross-mediale, lavorando con team di progetto dalle competenze multidisciplinari.
A LUBEC Cineca ha presentato uno show case di suoi progetti.

La piattaforma I-Media-Cities è un Progetto Horizon 2020 guidato da 9 istituzioni culturali europee (archivi di film e di audiovisivi di 8 paesi), per condividere e utilizzare i loro contenuti digitali, fornendo nuovi approcci alla ricerca multidisciplinare, all’innovazione del business e all’accessibilità generale del patrimonio culturale europeo. Per consentire le attività di ricerca (di specialisti e di pubblico generale), il progetto conterrà varie interfacce, servizi e funzionalità. Le soluzioni di visualizzazione avanzate, interattive e innovative, mostreranno il contenuto digitale a seconda delle scelte degli utenti. www.imediacities.eu

 

 

Il piccolo Masaccio e le Terre Nuove è un cortometraggio didattico animato di computer grafica che spiega le origini e la storia di San Giovanni Valdarno, città fondata da Firenze. Creato con accuratezza filologica, si rivolge principalmente al pubblico più giovane del museo di San Giovanni Valdarno.
E’ ambientato nel 1409 e i personaggi principali sono un giovane Masaccio – il pittore – e il Vicario, governatore cittadino dell’epoca, che spiega la nascita della città, sulla base delle sue regole razionali. Il video utilizza diverse tecniche digitali: modellazione procedurale 3D, fotogrammetria, crowd, cloth e particle simulation, e tecniche manuali come acquerelli.
Il progetto dispone di una ricchezza di risorse 3D (modelli, personaggi, ambientazioni) per un eventuale riuso crossmediale.

Il progetto Virtual Museum of Daily Life (MUVI) presenta la ricostruzione 3D di tre interni domestici e dei cambiamenti della vita quotidiana e della società dell’Italia del ‘900 (Muvi.cineca.it). Il progetto, iniziato con la ricostruzione di una casa degli anni ’50, è stato arricchito con la creazione di altri due modelli 3D dedicato agli Anni ’30 e ’80. Nel 2017 la casa degli anni ‘30, insieme a tutto il quartiere in cui è ancora ambientato a Bologna, è stato rilasciato online con Blend4Web. Nel 2018 è stata creata una versione VR interattiva per Oculus in Unreal della casa degli anni ’30.

Per secoli il rinascimentale Studiolo di Isabella d’Este, nel Palazzo Ducale di Mantova, è stato accessibile solo come uno spazio svuotato dei suoi capolavori e oggetti, dispersi tra musei e collezioni private. La tecnologia digitale offre oggi la possibilità di creare uno Studio Virtuale all’interno del quale presentare gli elementi visivi e acustici che lo caratterizzavano, evidenziando gli aspetti d’incertezza dell’insediamento originale, che potrebbe essere gestito da studiosi con impostazioni personalizzate. In previsione della realizzazione dello Studiolo Virtuale, (parte del più ampio progetto IDEA: Isabella d’Este Archive, condotto dall’Università della California), la Samuel H. Kress Foundation ha finanziato la realizzazione di un concept video demo.