Condivisioni immateriali

di Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma

Portare l’innovazione tecnologica nella filiera dei beni culturali è uno dei grandi temi sui quali si è orientata la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma attraverso interventi che puntano a rendere fruibile il patrimonio archeologico e storico della città in maniera aperta e accessibile, coniugando il virtuale e il reale, il patrimonio immateriale con i luoghi della cultura.


Rivivere il passato – Caracalla IV Dimensione:

Nell’edizione 2017 di LuBeC, la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma ha presentato in anteprima il progetto “Caracalla IV Dimensione”, messo a disposizione del pubblico dal 20 dicembre 2017. Il progetto, promosso dalla Soprintendenza Speciale insieme a Coopculture, si fonda su ricostruzioni filologiche delle Terme, basate sugli studi degli ultimi trenta anni, e curate per la parte scientifica da Marina Piranomonte, direttore del monumento. Il progetto, a cui ha collaborato per l’ideazione tecnologica Francesco Antinucci del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è stato coordinato da Francesco Cochetti di CoopCulture.

Immagine 1 – Condivisioni immateriali attraverso il visore 3D

A distanza di un anno siamo nelle condizioni di tracciare un bilancio dell’impatto sul pubblico. Il progetto ha avuto un riscontro positivo a partire dall’incremento degli ingressi. Nei primi dieci mesi del 2017 sono stati registrati 171.115 accessi, nello stesso periodo dell’anno in corso ci sono stati 189.462 visitatori. Il rapporto significativo è quello tra la richiesta di audioguide e del visore 3D. Nel 2017, le audioguide richieste sono state 10.388, nel 2018 sono state 8.709, mentre la richiesta dei visori ha avuto un incremento del 9,12% raggiungendo la cifra di 17.294. I gruppi che hanno utilizzato il visore 3D sono stati 61 nel periodo preso in esame da gennaio a settembre 2018.

 

I mesi di agosto e settembre 2018 hanno registrato una crescita significativa di ingressi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 20.717 visitatori ad agosto 2018 contro i 18.153 del 2017 e 22.732 visitatori a settembre 2018 che si distacca significativamente dai 18.556 visitatori dello stesso mese del 2017. Soltanto nei primi dieci giorni di attivazione del servizio, dal 20 al 31 dicembre 2017, ci sono stati 4820 visitatori di cui 892 hanno usufruito del visore 3D e 378 dell’audioguida.

Immagine 2 – Frigidarium

Condividere l’esperienza
L’esperienza di visita dell’area archeologica monumentale diventa uno strumento di condivisione in sé. I fruitori che hanno scelto di utilizzare il visore hanno manifestato l’esigenza di raccontarsi sulle principali piattaforme di condivisione. Da dicembre 2017 ad oggi sono centinaia i commenti e le recensioni, tutti estremamente positivi. Positivi perché cambia l’approccio del visitatore al monumento. La tecnologia utilizzata per i visori non è ‘straniante’ per chi la utilizza, ma consente di concepire esattamente come l’area termale appariva nel 216 d.C., anno dell’inaugurazione del complesso termale. Il fruitore resta protagonista della sua esperienza di visita, resta al centro dell’acquisizione di informazioni con una modalità del tutto innovativa. Il visitatore si lascia trasportare nella IV Dimensione delle Terme di Caracalla perché ne riconosce la totale validità scientifica. Si lascia prendere per mano dalla tecnologia per addentrarsi in una nuova concezione dell’esperienza di visita in un sito archeologico.

Continuare ad innovare per avvicinare nuovi bacini di pubblico
La semplicità della tecnologia utilizzata e la straordinaria capacità di essere ‘leggibile’ da tutti è la formula per proseguire sulla strada dell’innovazione con l’intento di avvicinare nuovi bacini di pubblico. Le Terme di Caracalla sono il primo grande sito archeologico interamente fruibile in 3D, un progetto che ha rappresentato un punto di riferimento per esperienze analoghe sperimentate in altri siti archeologici e costituisce un punto di partenza per la Soprintendenza Speciale di Roma per proseguire in interventi di interazione tra materiale e immateriale, tra passato e futuro.