Entrare in un museo attraverso i social stravolge una ritualità consolidata?

di Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, in occasione di LuBeC 2019

Tradizionalmente le sale d’accesso ai musei non svolgono un’esclusiva funzione strutturale, ma rappresentano un transito dal paesaggio urbano a uno spazio altro, caratterizzato normalmente da una dimensione eterotopica. Il valore simbolico della soglia ha innescato nel concetto di hall uno sforzo di ‘sintesi del tutto’: un riassunto e un compendio rapido dell’atmosfera dell’intero museo. Continua la lettura Entrare in un museo attraverso i social stravolge una ritualità consolidata?

“Trasformare le persone in musei”, i Direttori dei Musei a confronto

Fabio Viola: “Il segmento di età 15-24 sembra essere quello, dati Istat alla mano, a maggiore rarefazione nei musei italiani. Parliamo di un pubblico cresciuto o addirittura nato con internet e che presenta profondi distacchi nei comportamenti ed aspettative rispetto alle generazioni dei loro padri e nonni. 
Qual è il vostro approccio di narrazione verso questo complesso, e imprescindibile per il futuro, segmento di pubblico? Come state o pensate di personalizzare il racconto per loro?”
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“Garantire effettive esperienze di conoscenza”, Antonio Lampis racconta la DG Musei

di Antonio Lampis, dirigente alla Ripartizione Cultura Italiana della Provincia autonoma di Bolzano

Noi siamo operatori che lavorano nei musei e per i musei, siamo al servizio di un principio importantissimo della nostra Costituzione, che è quello di promuovere lo sviluppo culturale. L’articolo 9 della Costituzione, spesso ricordato per la tutela, è costruito sulla promozione dello sviluppo culturale.

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Condivisioni immateriali

di Francesco Prosperetti, Soprintendente Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma

Portare l’innovazione tecnologica nella filiera dei beni culturali è uno dei grandi temi sui quali si è orientata la Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma attraverso interventi che puntano a rendere fruibile il patrimonio archeologico e storico della città in maniera aperta e accessibile, coniugando il virtuale e il reale, il patrimonio immateriale con i luoghi della cultura.

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L’azione professionale nei beni culturali per l’inclusione sociale

di Greta Schonhaut, Restauratrice psicologa PSIOP – Istituto di Psicoterapia, Nicola Alberto De Carlo e Laura Dal Corso, Università degli Studi di Padova

La Convenzione firmata di recente fra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MiBAC) e l’Università di Padova è volta a promuovere e realizzare un progetto di ricerca dal titolo “Azioni di sviluppo professionale/lavorativo e di valorizzazione della persona mediante attività di conservazione del patrimonio artistico-culturale e di restauro”. Continua la lettura L’azione professionale nei beni culturali per l’inclusione sociale