Il piano triennale di conservazione e gestione programmata del parco e del giardino inglese della Reggia di Caserta

di Paola Viola, Servizio Salvaguardia e Valorizzazione del Complesso del Parco Reggia di Caserta

La Reggia di Caserta costituisce un sistema museale complesso, parte di un Paesaggio culturale dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità nel 1997. I giardini, in particolar modo, nella loro configurazione formano un sistema paesaggistico articolato e suggestivo in cui coesistono diverse tipologie di giardino: da quello rinascimentale a quello di ispirazione barocca fino al giardino di paesaggio di fine Settecento, ognuno con specifiche esigenze conservative.

Con la consapevolezza di tale complessità e dell’esigenza di garantire la corretta fruizione del sito tenendo conto dei compiti e delle funzioni attribuiti oggi all’Istituzione Museale, la Reggia di Caserta ha elaborato un Piano di Conservazione e Gestione Programmata del Parco Reale (PCGP) triennale dal carattere sperimentale e innovativo per un Museo Statale del MiC.

Il Piano prende l’avvio dalla normativa essenziale, dalle Linee Guida di riferimento e, in primis, dal Piano di conoscenza generale del sito. Le ragioni del cambiamento, rispetto alle procedure convenzionalmente applicate, sono da ravvisarsi in alcuni aspetti essenziali quali la necessità di orientare la gestione verso un approccio museale che consideri il Parco quale vero e proprio Museo verde e l’esigenza di conciliare fruizione museale ed esigenze conservative. In tale ottica il Piano triennale diventa espressione di una gestione pragmatica e organica del verde storico nel medio e lungo termine.

Nella formulazione del Piano si è tenuto conto di alcune problematiche preminenti: interventi passati poco attenti ai valori estetici propri di un giardino storico; presenza di patologie diffuse e di esemplari arborei vetusti; mancato aggiornamento sul piano delle conoscenze scientifiche; necessità di mirare alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente con scelte ecologicamente corrette; procedure amministrative tipiche della PA non consone alle problematiche gestionali del verde storico; effetti del cambiamento climatico. Il PCGP è, per sua natura, uno strumento soggetto a continuo aggiornamento nel tempo in quanto programma le azioni e gli interventi attraverso i suoi Progetti Guida e i relativi Piani Operativi; monitora i risultati e conferma, integra o adatta le azioni e gli interventi da attuare.

Attraverso l’analisi delle criticità e degli obiettivi da conseguire, si procede alla definizione di Piani Operativi di Intervento specifici per le componenti strutturanti rintracciabili nelle diverse Unità di Gestione in cui il Parco viene suddiviso per agevolare la pianificazione. Tra i risultati attesi: delineare in maniera organica e pragmatica la nuova politica di gestione del verde anche in funzione di una fruizione corretta; gestire in maniera innovativa il Museo verde con una maggiore sensibilità verso i temi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente per prevenire anche gli effetti del cambiamento climatico; conseguire una pianificazione tecnica ottimale delle attività manutentive e dei reintegri, compatibili sia con la natura del luogo che con l’utilizzo produttivo e moderno del Parco; acquisire e conservare informazioni che semplifichino la programmazione futura e facilitino l’applicazione di soluzioni funzionali con cui conservare l’idea originaria del giardino in modo sostenibile; promuovere la condivisione delle informazioni acquisite tra realtà affini come riferimento per un ulteriore contributo all’adozione di scelte corrette.

Intervento da LuBeC 2022, Convegno “Collaborazione Pubblico-Privato per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale”

Condividi su: