La cultura viene annoverata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in modo diretto e indiretto, come risorsa per il ben-essere delle persone e delle comunità, per il suo contributo ai determinanti sociali della Salute (life skills). A novembre 2019, OMS ha pubblicato nell’Health Evidence Network Synthesis Report 67, il suo primo rapporto sulla relazione tra Cultura e Salute “What is the evidence of the role of the arts in improving health and well-being?”, con la più vasta analisi mai effettuata del crescente corpo di evidenze scientifiche
L’indagine
L’indagine, realizzata in collaborazione con il Comune di Recanti con il sostegno della Regione Marche, ha avuto quale obiettivo la ricognizione di pratiche e organizzazioni attive sul tema cultura e benessere sul territorio marchigiano, nonché l’identificazione del potenziale interesse, delle esigenze e delle possibili azioni per favorire lo sviluppo del welfare culturale a livello locale e per far crescere le organizzazioni sul tema. L’indagine è stata realizzata attraverso:
• la somministrazione di un questionario
• una esplorazione desk
• la realizzazione di interviste semi-strutturate
I questionari
Metodologia
- Invio questionario tramite piattaforma Lime Survey
- Indagine svolte nel periodo 1 aprile 10 maggio
- Il questionario prevedeva due domande di inquadramento generale e due serie di domande distinte per le organizzazioni già attive sul tema e per quelle non ancora attive
Database di riferimento:
organizzazioni dei settori culturale, sociale, educativo e sanitario del territorio marchigiano, prevalentemente iscritte negli elenchi regionali (3843 indirizzi)
Rispondenti:
- Pervenuti 199 questionari completi
- A questi si aggiungono circa 150 organizzazioni che hanno compilato soltanto la parte iniziale di inquadramento , 155 fornendo informazioni relativamente al loro settore di appartenenza e 149 relativamente alla loro attività/inattività sul tema (108 attive, 41 non attive).
Esiti dei questionari
Relativamente agli ambiti e alla priorità di intervento (risposta multipla), gli ambiti cultura, inclusione e coesione sociale (47.58%) e cultura e giovani (42.74%) registrano i valori più elevati; con valori pressoché analoghi tra loro, le organizzazioni risultano attive anche negli ambiti cultura e disabilità (33.87%), cultura e famiglia (33.06%), cultura e salute (32.26%), e a seguire, con percentuali inferiori, in ordine decrescente anche negli ambiti cultura e infanzia (25.81%), cultura e sviluppo sostenibile (20.97%), cultura e invecchiamento attivo (18.55%), altro (8.06%), cultura e benessere aziendale (2.42%). Circa la metà delle organizzazioni attive interviene in questo ambito (risposta multipla) attraverso “Attività di sensibilizzazione e divulgazione” (50%) e “Proposte culturali” (46,77%), valori che aumentano se si considera che nella risposta “altro” (25%) sono state indicate prevalentemente iniziative di promozione culturale e di educazione, classificabili nelle due categorie prima menzionate; a seguire, il 37.10% interviene con “Attività di sperimentazione con target specifici” e l’11.29% con “Attività di ricerca”.
Esigenze a livello sistemico
Ai rispondenti è stato chiesto di selezionare, tra una serie di opzioni possibili, le azioni da intraprendere a livello sistemico per favorire la loro crescita sul tema e quelle che i policy makers dovrebbero attuare per favorire lo sviluppo del welfare culturale a livello locale.
L’ indagine esplorativa: principali esperienze
La prima esplorazione ha inteso individuare alcune delle principali realtà attive, rappresentative dei seguenti sotto-ambiti di intervento:
• cultura e disabilità;
• cultura e inclusione sociale;
• cultura e invecchiamento attivo;
• cultura e benessere aziendale;
• cultura e salute.
In alcuni di questi ambiti emergono esperienze molto significative e, in taluni casi, dalle ampie potenzialità, anche in relazione alla presenza di organizzazioni uniche nel panorama nazionale o a interventi di policy o di strutturazione a livello regionale.
Le interviste
Sono state realizzate 10 interviste a organizzazioni rappresentative di diversi sotto ambiti di intervento in relazione al tema cultura e benessere.
Emerge chiaramente il ruolo della cultura quale fattore di sviluppo umano e sociale, in grado di incidere sulla salute e sul benessere dei singoli e della collettività e sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
I principali obiettivi risultano essere i seguenti: promuovere l’accessibilità dell’arte e delle produzioni culturali, favorire processi di inclusione e capacitazione attraverso la mediazione artistica, fornire attività di formazione e, in alcuni casi specifici, accompagnare lo sviluppo della/e comunità e integrare i processi terapeutici attraverso arte e cultura. Si registra un elevato grado di cooperazione con attori del settore sociale e, seppur in maniera minore, del settore sanitario, nonostante il livello di formalizzazione delle singole collaborazioni risulti ancora variabile. Si riscontrano esigenze di formazione degli operatori e di un nuovo approccio nella gestione dei progetti e dei finanziamenti a livello istituzionale, oltre alla necessità di un nuovo posizionamento dei luoghi della cultura, tale da promuovere la cultura come elemento non accessorio ma costitutivo del benessere dei singoli.
L’emergenza Covid-19 avrebbe favorito l’acquisizione di una nuova consapevolezza rispetto alle varie componenti del benessere e, quindi, del ruolo potenziale della cultura. Molte delle organizzazioni hanno fatto ricorso a strumenti tecnologici per garantire una presenza o continuità nell’erogazione di alcuni servizi durante l’emergenza, tuttavia la necessità primaria è quella di intraprendere nuovi processi e percorsi per e con le comunità.